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Trovare buone informazioni

Tagliamo subito la testa al toro! Un titolo così, fa venire in mente qualcuno che sta per spararla grossa, o tenta di vendere la classica panacea.

Prima che qualche anima pia venga a fare le pulci: qui nessuna pretesa di essere esaustivo o di svelare verità nascoste. Anzi, meglio essere scettici e rifletterci sopra.

Trovare informazioni valide che riflettono la realtà, in certi ambiti è diventato peggio che cercare l’ago nel pagliaio. E non è questione di trovare l’ago — abbiamo tecnologie avanzatissime per questo — il problema sta nell’individuare il pagliaio giusto, quello dove si è smarrito l’ago della bilancia per soppesare le informazioni.


Viviamo su un'isola circondata da un mare di ignoranza.
Più cresce l'isola della nostra conoscenza,
più si allunga la costa della nostra ignoranza.
— John Archibald Wheeler —


Prima ancora di focalizzarsi sulle informazioni e giudicarle, è fondamentale conoscere il ricevente di queste ultime, noi stessi. Tre aspetti chiave — ma ce ne sono altri — da considerare quando riceviamo, elaboriamo e produciamo informazioni, sono:
 
  1. Sapere di non sapere — è una buona posizione per imparare.
  2. Non sapere di non sapere — normale per i bambini, problematico per adulti troppo convinti di sapere.
  3. Non sapere di sapere — qui è l’inconscio che la sa lunga, spesso restio a svelarci quello che pensa e sa; ma si può imparare ad interrogarlo anche senza andare dallo strizzacervelli.

Ora mi permetto di barare, ed invece di partire in quarta con una complicata dissertazione su come si cercano e dove si trovano le buone informazioni — o come si smascherano quelle dannose — mi limito ad abbandonarti per strada. Dopotutto sappiamo benissimo che alle informazioni sbagliate credono gli altri; noi sappiamo benissimo a cosa non credere e, quello che non sappiamo è assolutamente superfluo, non ha utilità.

Mi limito a fare il grave errore di essere convinto che, basta buttare in pentola le parole spese fino a qui per tirarci fuori un risultato pressappoco così:

“Il nostro è un mondo di decisori carenti,
che operano sulla base di informazioni straordinariamente incomplete,
che governano tecnologie le quali minacciano l’intero futuro delle specie”

Copiato da: Ignoranza, una storia globale di Peter Burke — Raffaello Cortina Editore 2023
L’autore cita questo studio a sostegno della frase elegantemente sintetizzata sopra: https://nickbostrom.com/existential/risks

Ma tanto lo sapevamo già! Vero?

A presto con qualche vera informazione, spero, o se qualcuno vuole darmene di nuove sono tutto orecchie — contattami pure [E.B].

“La ricerca della verità è un cammino spesso rischioso — e rispetto chi la persegue fino in fondo.”

 
Iter pergit
Via viatores quaerit
Per aspera ad astra
Vista aerea di un'isola la cui costa forma il profilo di una testa umana. È circondata dall’oceano e rappresenta l’idea che più cresce la conoscenza, più si allunga il confine con l’ignoranza. Testo sovrapposto con citazione di John Archibald Wheeler.
Un giovane cebo cappuccino, stilizzato fumetto, dallo sguardo curioso, seduto tra pile di libri sparsi, tiene aperto un volume e lo osserva con attenzione. Appare impegnato in una ricerca di informazioni, tra la confusione dei libri e il desiderio di conoscenza.

🚧 Pagina sotto costruzione. Nel frattempo, il primate responsabile cerca informazioni 🏗️

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